Dalle parole dello scrittore Andrea Camilleri al concetto di storyworld
Spesso nella mente del narratore i personaggi esistono già, ispirati da parti interiori o da persone vere che fanno parte della propria vita. Tuttavia, ciò che si deve costruire con tempo, pazienza e precisione è l’ambiente, il mondo, o storyworld, in cui i personaggi si muovono e vivono. Questo spazio narrativo ha le sue regole e logiche, fondamentali per una narrazione coerente e coinvolgente.
L’importanza dello storyworld nella narrazione
La conoscenza profonda di un luogo geografico, ad esempio, può contribuire a costruire una geografia narrativa verosimile, sia essa reale o immaginaria. Questo è ciò che ha contribuito al successo della serie di romanzi Il Commissario Montalbano dello scrittore Andrea Camilleri.
Andrea Camilleri e la costruzione della terra narrativa
La citazione di Andrea Camilleri che stiamo analizzando insieme è tratta dal suo volume Come la penso: alcune cose che ho dentro la testa. Questo saggio è stato strutturato dall’autore come un’autobiografia in saggi e racconti in cui spiega il personaggio del Commissario Montalbano, parlando di luoghi, eventi, letteratura e politica. Le storie di Camilleri in età da adolescente si intrecciano con quelle del contesto storico italiano contemporaneo vissuto.
Andrea Camilleri era solito progettare la struttura dei propri romanzi quasi con un ordine “geometrico-matematico”. La sua esigenza era stabilire in anticipo capitoli, pagine, righe, e altri dettagli editoriali, per iniziare correttamente il proprio lavoro.
Applicare la lezione di Andrea Camilleri al tuo progetto storyrelling
E tu, come costruisci in anticipo la “terra” in cui i tuoi personaggi abitano? Inizia adesso, considera l’importanza di progettare attentamente il tuo storyworld per rendere la tua narrazione più avvincente e credibile.